Una nuova ricerca sostiene che Europei del Paleolitico Superiore giunsero in America attraversando il mare, circa 25.000 anni fa

Posted by on 12 Marzo 2012

 

Le due teorie migratorie a confronto

Pochi giorni fa (fine febbraio) due rispettabili giornali statunitensi (The Indipendent e The Washington Post) hanno reso pubbliche le ricerche che i professori Dennis Stanford, del Smithsonian Institution di Washington, D.C. (USA) e Bruce Bradley, dell’Università di Exeter (Inghilterra), hanno dato alle stampe con il recente ‘Across Atlantic Ice’.

Grazie all’analisi e alla datazione di alcuni reperti (in particolare strumenti litici) ritrovati sulle coste orientali degli attuali Stati Uniti si pensa che tra il 24.000 e il 17.000 a.C. (ben prima della teoria di Bering che prevede l’arrivo dell’uomo siberiano attraverso lo stretto di ghiaccio circa 10.000 anni fa) alcuni Europei abbiano superato il mare Atlantico per stabilirsi in America.

La novità rispetto ad altri reperti di stampo Solutreano ritrovati in America e attribuiti a diverse migliaia di anni dopo l’attraversamento di Bering è che questi sono stati datati grazie alla stratigrafia di sei recenti scavi (tre in Maryland, due in Virginia e uno in Pennsylvania) che li hanno identificati come contemporanei di identici strumenti europei.

Uno dei ritrovamenti in Virginia è stato fatto da un pescatore, 100 km dalle coste attuali, in una porzione di terra che all’epoca dei Solutreani era emersa. Sempre in Virginia un coltello recuperato nel 1971 è stato analizzato nuovamente e la selce da cui è stato ricavato è francese.
Il Solutreano (periodo del Paleolitico Superiore compreso tra il 21.000 e il 18.000 a.C. circa) è caratterizzata da una produzione di strumenti litici a ritocco piatto, ottenuti per distacco a pressione di sottili lamelle di pietra. Nell’immagine presentiamo una serie di punte di freccia tipiche del periodo, dette “foglie di lauro” (fonte dell’immagine: www.antiqui.it).

Se aggiungiamo che recentemente una ricerca del DNA svolta su quasi 8.000 scheletri della Florida ha rivelato come il marcatore genetico più rivelante sia Europeo (e non Est Asiatico), ecco che lo scenario completo proposto dai due ricercatori: imbarcazioni europee avrebbero affrontato il mare 20-25.000 anni fa seguendo la linea di costa ghiacciata (2.400 km) che incorniciava la parte settentrionale dell’Atlantico.

Come sosteniamo dall’inizio del nostro blog, è ancora una volta la ricerca nelle zone “dimenticate” che porta evidenze in grado di modificare il paradigma: in questo caso l’archeologia subacquea aiuterà ad investigare la costa 160 km ad est della Virginia, per rivelare tutto il sito che ospitò l’arrivo dei Solutreani. Le ricerche sono previste per questa estate, e altri 6 o 7 siti su attuale terraferma sono nelle mire dei due ricercatori, che già hanno previsto ulteriori ricerche sul campo per aumentare i dati in loro possesso.

 

La copertina di "Across Atlantic Ice"

Strumenti Solutreani (immagine tratta da www.antiqui.it)

Il professor Dennis Stanford in una foto tratta da www.smithsonianscience.org