Trovato abitato mesolitico a Stonehenge: insediamenti umani 5.000 anni prima di quanto si pensasse

Posted by on 17 Maggio 2013

 

Stonehenge

Qualche giorno fa la BBC (http://www.bbc.co.uk/news/uk-england-wiltshire-22183130) ha riportato un’interessante notizia su Stonehenge, che replichiamo per il nostro blog in quanto non solo ricalca i luoghi da noi visitati nel progetto London 2012, ma è frutto di un approccio differente. Vediamo prima la notizia.
Nuove prove archeologiche da Amesbury (Wiltshire) rivelano tracce di insediamenti umani del 7.500 a.C., ovvero ben 5.000 anni prima che il primo monumento di Stonehenge venisse eretto. Lo scavo è stato effettuato a circa un miglio dall’odierno circolo in pietra e
Il dottor Josh Pollard, della Southampton University, crede che il team abbia individuato la comunità che per prima si insediò in zona, dando vita anche al monumento poi divenuto quello che tutti conosciamo.
Ci interessa sottolineare come si sia giunti allo scavo. Il team era guidato dall’archeologo David Jacques (Open University), che ha finanziato in parte lo scavo. Lo studio è iniziato grazie a delle fotografie aeree che lo stesso Jacques acquisì in un archivio presso la Cambridge University quando ancora era studente. SI accorse che la zona era ricca di materiale archeologico ma stranamente, pur essendo a ridosso di Stonehenge, mai studiata! Il sito è noto come Campo di Vespasiano:  “L’intero paesaggio è ricco di monumenti preistorici ed è straordinario che questo sito sia in un certo senso un punto cieco per l’archeologia” ha detto i cronisti della BBC. “Ho iniziato a sorvegliare il sito nel 1999 insieme ad un gruppo di studenti e amici “. Ciò che aveva suggerito l’importanza del sito al giovane studente Jacques, è che vi è una sorgente di acqua naturale, forse la vera fonte di acqua per approvvigionare Stonehenge. Ed ecco il punto del racconto che ci interessa di più. Jacques riporta che quello che ha fatto con il suo team è stato dare attenzione ai luoghi naturali, usando l’immaginazione. Il paesaggio ha dato all’archeologo il suggerimento: “Il mio pensiero era focalizzato sul capire dove potessero stare gli animali selvatici. Lì dovevano vivere anche gli uomini, organizzati in gruppi di cacciatori raccoglitori”
E aveva ragione. Nel corso degli ultimi sette anni, il sito ha prodotto il più antico insediamento semipermanente nella zona di Stonehenge da 7.500 a 4.700 a.C.
Le datazioni al carbonio dei materiali rinvenuti nel sito mostrano che uomini lo abitavano ogni millennio e mezzo: ” siamo in un piccolo angolo in fondo a una collina, con un fiume che scorre intorno ad esso e probabilmente era molto vissuto nel mesolitico”.
Ora, quello che p uno scavo iniziato con fondi limitati potrebbe diventare uno dei più importanti siti mesolitici europei, come sostiene il Professor Peter Rowley-Conwy, della Durham University. E il dottor Pollard, del Progetto Stonehenge Riverside, ha sottolineato come ” è stato significativo aver dimostrato che non vi erano ripetute visite a questa zona dal 9° al 5 ° millennio a.C.” per aggiungere poi “ho il sospetto che Jacques ha appena colpito la punta di un iceberg in termini di attività Mesolitico sull’Avon”.
Archeologia dei luoghi naturali. Ancora un punto per l’approccio inglese. Chapeaux.