In Croazia trovate ceramiche databili a 17,500 anni fa, in pieno Paleolitico

Posted by on 8 Agosto 2012

Un frammento ceramico da Vela Silia - fonte phys.org

Stanno facendo scalpore i ritrovamenti di 36 frammenti di ceramica a Vela Spila, una grotta sull’isola di Korčula nell’arcipelago croato. La datazione stupisce molti studiosi, in quanto i pezzi risalirebbero a ben 17,500 anni fa, in pieno Paleolitico! Molti millenni prima che si immagini la diffusione dell’arte della ceramica, in pieno Paleolitico
Tra i pezzi sono riconoscibili torso e arti di animali a quattro zampe, come cavalli e renne. Come si legge nella rivista PLoS ONE che ha pubblicato la ricerca, gli archeologi credono che la piccola comunità che viveva in questa zona abbia creato e sviluppato la ceramica per ben 2.500 anni, per poi abbandonarla. Le ricerche affrontate dal 2010 dalla University of Cambridge e da colleghi Croati, rivoluzionano la normale visione cronologica che attesta a circa 10.000 anni fa l’invenzione della ceramica
“E’ molto difficile trovare ceramica del paleolitico – afferma il Dott. Preston Miracle di Cambridge in un’intervista a phys.org – quelle di Vela Spila sembrano le prime evidenze di ceramica Paleolitica alla fine dell’era glaciale. E sembrano essere state sviluppate in modo indipendente rispetto a qualsiasi cosa che venne prima. Iniziamo a credere che la tecnica della ceramica sia stata sviluppata ben prima dell’era Neolitica quando le ceramiche divennero popolari anche per l’uso quotidiano esteso (raccolta e conservazione dei cibi di popolazioni stanziali, ndr)”
Quando il primo frammenta venne ritrovato nel 2001 non gli si diede peso in quanto al di fuori dei paradigmi scientifici attuali. Ma quando altri esempi sono emersi dalla grotta croata e le analisi hanno dimostrato essere stati creati dall’uomo allora la collezione intera è stata classificata come “epigravettiana” che poi, con esami al radiocarbonio, é stato possibile attestare tra i 17.500 e i 15.000 anni fa.
I particolari di questi frammenti rivelano grandi competenze artistiche e intenzionalità simbolica, come evidenziano le incisioni, i graffi e i fori applicati con diversi strumenti su ceramiche a forma di animali prima che la ceramica si solidificasse.
In passato furono trovate altre evidenze di ceramiche Paleolitiche in Europa, in Repubblica Ceca, e datate 10.000 anni fa, ma non solo vi sono differenze stilistiche ma anche nell’uso finale, visto che le ceramiche ceche vennero bruciate, probabilmente intenzionalmente per fini rituali.
Ci chiediamo se questo filone artistico balcanico, cui fanno riferimento i ricercatori anglo croati, non possa essere collegato con le ceramiche della dea studiate per anni da Maria Gimbutas.
Infine, vogliamo sottolineare come questa ricerca inizia a fare “massa” con altre come quelle del tempio di Göbekli Tepe, in Turchia, e mostri sempre più un Paleolitico vivo, variegato e attivo e quanto alcune classificazioni temporali (quando è davvero Neolitico?) siano sempre più da rivedere.