DNA Field Lab: presentato in Italia il primo laboratorio mobile per il sequenziamento della doppia elica

Posted by on 5 Maggio 2015

Il campo in Tanzania - foto del MuSe

Ieri a Trento, al MuSe, lo stesso Museo della Scienza trentino e l’Università di Verona hanno presentato “DNA Field Lab”, progetto di innovazione tecnologica sviluppato in collaborazione con Oxford Nanopore Technologies e Biodiversa Trento.
Una rivoluzione, pare.
DNA Field Lab è il primo prototipo sviluppato per permettere il sequenziamento del DNA fuori dall’ambiente controllato del laboratorio, un kit che porta le analisi molecolari direttamente sul campo, cambiando il volto di quello che finora è stata l’esplorazione della biodiversità e dei suoi protagonisti.
Grazie alla nuova strumentazione e ai protocolli sviluppati per l’estrazione, purificazione, amplificazione e sequenziamento del DNA a temperatura ambiente, il kit consente il sequenziamento sul campo, “real-time”, di qualsiasi materiale biologico, in qualsiasi parte del mondo.
Durante la conferenza stampa è stato effettuato il primo test di DNA Field Lab. Michele Menegon, ricercatore del MUSE, e Massimo Delledonne, professore ordinario di genetica dell’Università di Verona, in collegamento Skype dalla Tanzania  con i colleghi di Trento. Dal monte Rungwe, nella parte meridionale del paese, i ricercatori inviano al MUSE, per la prima volta direttamente dal campo tramite uno smartphone, la sequenza della doppia elica di un animale selvatico.

La tecnologia innovativa di DNA Field Lab apre la strada a una vasta gamma di possibili applicazioni sul campo in tutti quei contesti in cui la portabilità del sistema e la rapidità del risultato possono fare la differenza. I costi contenuti e l’autonomia dai laboratori tradizionali mirano a promuoverne la diffusione in quelle regioni, in particolare nel sud del mondo, dove la mancanza di infrastrutture dedicate all’analisi genetica rappresenta un fattore limitante per l’avanzamento nelle conoscenze scientifiche ma nono solo. I campi di applicazione di questo laboratorio portatile si estendono da quello medico, ai controlli doganali fino alle analisi sulla sicurezza alimentare.

Innovazione per l’archeologia, l’antropologia fisica soprattutto, ma anche la medicina.
Evviva.