Ad Altino inaugurato dopo 30 anni il museo archeologico – apertura a giugno 2015..

Posted by on 14 Dicembre 2014

Altino: foto tratta da www.archeoveneto.it

La nuova sede del Museo Archeologico nazionale di Altino è stata inaugurata questa settimana, ma solo a giugno del prossimo anno dovrebbe aprire al pubblico.
Stiamo parlando di una delle più importanti esposizioni archeologiche d’Italia (nonché la prima del Veneto) che custodisce – e si spera presto mostrerà – migliaia di reperti dell’antica città romana di Altinum, l’antenata di Venezia, quasi 50mila. L’area interessata dagli scavi ha restituito persino un antico santuario altinate, e un’intera area del museo sarà dedicata a questa sola area.
Il progetto del nuovo Museo Archeologico nazionale di Altino (Venezia) è illustrato nel sito dei beni culturali del Veneto a questa pagina e che riportiamo per intero a seguire:

“L’attuale sede del Museo Archeologico nazionale di Altino è ormai inadeguata a conservare, fare conoscere e divulgare la storia archeologica del territorio altinate. Al fine di consentire il raggiungimento di adeguati standard museali sarà realizzata una nuova struttura idonea a soddisfare le crescenti esigenze espositive e gestionali del patrimonio culturale, la cui costruzione si accompagnerà ad un riallestimento della parte esistente.
Il nuovo complesso architettonico, realizzato su un’area demaniale in località “La Fornace” nel comune di Quarto d’Altino (Venezia), consisterà in due edifici rurali restaurati e in tre nuovi corpi di fabbrica, diventando, per estensione, numero e qualità dei servizi offerti, il primo museo archeologico del Veneto.
Il progetto, elaborato dalla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto, è stato concepito in modo da assicurare la continuità alla narrazione espositiva, la differenziazione dei percorsi (pubblico, dipendenti del museo, gestori dei servizi aggiuntivi), la visibilità delle persistenze archeologiche, lo svolgimento di attività collaterali (mostre, spettacoli teatrali, concerti, installazioni). I visitatori saranno in grado di penetrare l’iter che dal loro rinvenimento conduce all’esposizione delle testimonianze archeologiche del passato, familiarizzandosi con quei passaggi, tecnici e amministrativi, che consentono al reperto di divenire bene culturale oggetto di godimento pubblico e parte integrante di un processo scientifico-informativo di grande rilevanza.
La struttura museale, che si pone come momento dialettico tra persistenza storica ed innovazione, offrirà soluzioni progettuali e architettoniche allineate agli indirizzi di culturali e tecnologici più aggiornati, idonei a garantire la protezione e la conservazione del patrimonio archeologico”.