LiDAR, nuovo sistema di rilevamento archeologico. Come oggi ad Angkor Wat

Posted by on 21 Giugno 2013

Immagine tratta da www.archaeolandscapes.eu

E’ notizia di oggi di un nuovo potenziale ritrovamento archeologico (questa volta ad Angkor Wat in Cambogia, come riporta questo articolo del Corriere di oggi) svelato grazie alla tecnologia Lidar. Ma cosa è questa tecnologia e come viene applicata in archeologia?
Il rilevamento LiDAR (acronimo per “Light Detection And Ranging”) è un sistema a tecnologia laser che serve per agevolare l’acquisizione di accurati dati di migliaia di punti della superficie terrestre in una frazione di secondo e rappresenta la svolta più importante nelle tecnologie ottiche per il telerilevamento degli ultimi anni. LiDAR è in grado di rilevare informazioni su un particolare oggetto anche molto distante grazie al rilevamento di come la luce riflette su di esso.
Il meccanismo è il seguente. I sensori LiDAR  emettono da 5.000 a 50.000 impulsi laser al secondo con scansione dell’array (ovvero dei dati in versione informatizzata).Queste informazioni sono determinate dall’ intervallo di tempo che separa gli impulsi. Registrando il tempo che trascorre tra un impulso e il successivo, è possibile per il software collegato derivare la distanza di un oggetto o di una superficie.
La fase di rilievo
Lidar scansiona dall’alto (spesso da un aereo) utilizzando un fascio laser che registra misure da 20 a 100.000 punti al secondo costruendo con i dati un modello ad alta risoluzione del terreno e delle sue caratteristiche.
LiDAR utilizza in lavorazione simultanea tre tecnologie, ovvero:
1)    Scanner laser per la scansione della zona di indagine;
2)    Inertial Measurement Unit per calibrare i dati in base all’asse di rollio del veicolo ( questo strumento stabilisce l’orientamento angolare del sensore LiDAR intorno all’asse x, y e z del velivolo che lo trasporta);
3)    E un GPS (Global Positioning System) che funziona simultaneamente con il sensore LiDAR per generare le coordinata x, y e z di ogni punto rilevato.
Nel Rilievo Lidar, i dati sono raccolti sui singoli punti della superficie del terreno, determinandone la spaziatura (un calcolo che tiene conto dell’altezza di volo e dell’angolo di scansione).
Vi sono diversi tipi di sondaggio LiDAR Survey, a seconda dello scopo del sondaggio stesso. Possiamo riconoscere tre categorie: batimetrica (per misurare la profondità acque – si usa con un aereo a bassa quota e usando il solo fascio laser), topografica (rilevano dati di elevazione del terreno utilizzando luci laser e con un uso attento del GPS al fine di localizzare punti sulla superficie terrestre ottenendo dati con una precisione di 15 cm) e idrografico (per la scansione delle acque costiere o del fondo marino: un impulso viaggia attraverso aria e acqua fino al fondo, mentre un altro impulso viene riflesso dalla superficie dell’acqua).
LiDAR è utilizzato in archeologia per avere rilievi in zone altamente dense di vegetazione o difficilmente accessibili, oppure per studi geologici e sismologici, per il monitoraggio dei ghiacciai, per misurare la velocità del vento atmosferico e per altre applicazioni nel settore forestale, oceanografico e militare, Ovviamente è ottimo per avere immagi 3D come DEM (Digital Elevation Model), TIN (Triangular Irregular Network), DTM (Digital Terrain Model), tutte utili per l’analisi del terreno.