La notizia è di pochi giorni fa e viene battuta da agenzie di stampa come adnkronos (ecco il link alla news del 20 novembrel)
A Orvieto da tempo gli archeologi sostengono di aver individuato l’area dal Fanum Voltumnaes, il santuario federale degli Etruschi (che appunto erano una federazione di città stato e governate da re-sacerdoti che qui si ritrovavano per ritualità e politica comune). Nonostante abbiamo modo di credere che questa rea debba trovarsi nei pressi del lago di Bolsena, è certamente intrigante sapere che recentemente gli scavi diretti dall’archeologa Simonetta Stopponi dell’Università di Perugia, hanno permesso di portare alla luce un reperto comunque eccezionale. Parliamo del ritrovamento di un tempio di grandi dimensioni (ben 12 metri per 18), una strada sacra (ovvero quella destinata alle processioni sacre) e una testa maschile in terracotta (in origine policroma), a grandezza naturale. Gli archeologi lo identificano con Voltumna, divinità suprema del pantheon etrusco, che aveva un genere indefinito. Poteva essere Vertumno, ma anche chiamarsi Voltumna, essere maschio o femmina, in ogni caso una divinità del cambiamento “che volge” e “che fa volgere”, favorendo le trasformazioni e le creazioni. Una divinità segreta le cui incisioni simboliche si trovano nelle vie sacre o vie cave dell’area della maremma collinare. Speriamo di avere a breve nuove informazioni su questi scavi.
Ringraziamo l’amico e fumettista Pugacioff per la segnalazione.