Pesca in alto a Timor Est, 42.000 anni fa

Posted by on 26 Aprile 2012

 

Jerimalai_Tratta dal sito di NewScientist.com

Nel novembre del 2011 la prestigiosa rivista Science pubblicò uno studio guidato dal professor Sue O’Connor of the College of Asia and the Pacific at ANU (Australian National University) con il quale si è annunciato che in Australia sarebbero state provate le più antiche testimonianze archeologiche di pesca in alto mare, databili a 42.000 anni fa.
La ricerca, condotta in alcuni siti di Jerimalai, nelle estremità orientali di Timor Est, è rivoluzionaria perché retrodata di diverse decine di migliaia di anni la più antica prova di pesca in alto mare, ma soprattutto implica sempre maggiori abilità nell’affrontare il mare, da ogni punto di vista. Oltre 38mila resti di ossa di pesce (datate al 42000 BP) provenienti da 2.843 diversi individui di una razza simile al moderno tonno ritrovati insieme al più antico amo da pesca di sempre fatto di conchiglia e databile tra i 23mila e i 16mila anni fa che mostra ottime abilità artigianali necessarie per una tecnologia adatta alla pesca di esemplari così rapidi nei movimenti marini: di certo utilizzavano – a detta degli archeologi – imbarcazioni per il mare aperto e tecniche raffinate. In definitiva questa scoperta racchiude molti semi di pensieri nuovi: 50.000 anni fa, quando si pensa l’uomo raggiunse le coste Australiane prima e Polinesiane poi, utilizzava barche per il mare aperto? Sapeva viverci e pescarci, quindi forse era anche in grado di raggiungere poi il Sud America?