In compagnia dell’archeologo Jimmy Bouroncle Castro, dell’ufficio del Ministero di Cultura di Puno, cerchiamo di comprendere meglio un sito che per certi versi è poco considerato nel panorama storico andino, ma che invece pare aver avuto un ruolo primario nello sviluppo dell’altipiano del Titicaca. Pukara è una regione del Collao, nel Dipartimento peruviano di Cusco e si trova anch’esso a circa 3876 metri s.l.m.
Il sito archeologico che vediamo nel video è solo una piccola parte di ciò che probabilmente si troverebbe scavando sotto il moderno abitato. Si tratta di un tempio a piramide tronca, che conta tre piazze cerimoniali, di cui due seminterrate (kalassaya). Sulla cima della piazza centrale si trovano i resti di una chiesa di epoca coloniale, eretta dagli Spagnoli.
Pukarà è una civiltà che si fa risalire circa al 400 a.C. (“periodo Formativo altiplanico”), mentre la civiltà di Chavin imperversava nel centro dell’attuale Perù. La sua civiltà fu così importante da influenzare il modello culturale di tutta la zona del Titicaca e probabilmente fu alla base della nascita di Tiawanacu, la mitica “città degli Dei”, che si trova vicino alla costa meridionale del lago, in terra boliviana. La sua importanza è testimoniata dal fatto che sia sotto la dominazione incaica, sia sotto la successiva spagnola, Pukarà rimane un centro cerimoniale di fondamentale importanza. L’arch. Bouroncle Castro ha anche effettuato molte ricerche sul Qapaq Ñan – la via sacra degli Incas – e ha provato che da qui passava un’arteria principale del cammino, diretta al Colca (Valle di Arequipa), ricca di ossidiana.
La “misteriosa” civiltà di Tiawanacu ha forse qui le sue vere radici? La città boliviana nasce forse dall’influsso di questo centro e cresce poi come sede cerimoniale fino a diventare autonoma?