Le caverne del Viejo Volcan

Posted by on 28 Ottobre 2011

Ci siamo allontanati solo 15 chilometri da Bariloche per salire a 987 metri sul livello del mare e giungere alla collina che i Tehuelches chiamavano Tequel o Tuqul Malal, oggi detto Cerro Leones, per la significativa presenza di puma. Un sito archeologico poco noto, identificato da qualche guida come “Cavernas del Viejo Volcan” per ricordarne l’origine geologica: il Cerro è infatti costituito di basalto (roccia eruttiva) all’interno della quale sono rimaste imprigionate bolle di gas che sono poi le caverne che vediamo. Lo studioso Francisco P. Moreno nei sui appunti preliminari le segnala nel 1880 evidenziando la presenza di un cimitero indigeno. Le prime ricerche archeologiche risalgono al 1930 grazie agli sforzi di Enrique Amadeo Artayeta: ossa umane, punte di selce, raspatoi, resti di sostanze coloranti per le pitture, pipe di argilla e pietra e persino una rara asta di freccia. Purtroppo le ricerche sono ferme dagli anni novanta, ma le datazioni del materiale qui ritrovato fanno credere che il sito sia stato abitato da oltre 7000 anni (le pitture risalgono al 1300 dopo Cristo e gli ultimi Tehuelches agli anni quaranta). Chi viveva qui? Vicino al lago in posizione riparata dal vento e dagli sbalzi di temperatura, a picco su un territorio di caccia ottimale per la abbondante presenza di guanachi (anche i puma la pensavano così!). La presenza di ceramica e oggettistica inquadrabili nella cultura araucana (Mapuche) e i tessuti confezionati con pelo di guanaco attribuibili ai Tehuelches ci rivelano un luogo di scambio culturale. I resti umani confermano i dati etnografici e ci riportano di una popolazione, i Tehuelches, incredibilmente alti (anche oltre i 2 metri) e longevi (in grado di raggiungere i 100 anni).
Una nota curiosa di medicina tradizionale: durante il breve trekking che ci ha portato alle grotte abbiamo incontrato qualche arbusto di Adesmia emarginata qui detta Paramela. Dalle piccole foglie verdi e profumate si può ricavare un infuso che viene utilizzato ancora oggi dalla popolazione locale per favorire la coagulazione del sangue, come analgesico per i dolori mestruali e sotto forma di unguento per il trattamento di artriti ed artrosi.

 

Cerro Leones

La pianura alle spalle del Cerro Leones

Il lago Nahuel Huapi visto dal Cerro Leones

Arco di pietra naturale

Pittura rupestre Tehuelche

La caverna maggiore del sistema di grotte di Cerro Leones

Un esemplare di Paramela sul Cerro Leones